La poesia mette a fuoco la vita

Poesia e...

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In viaggio per l'Italia

San Francesco

Discorso del Presidente del Comitato nazionale per la celebrazione dell’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi, in rappresentanza del Governo Italiano in occasione dei festeggiamenti del 4 ottobre 2024 in Assisi.
Leggi: “Ci guarda San Francesco”

Sacritalia

A dispetto di chi ritiene che il Sacro sia scomparso, Davide Rondoni intraprende un viaggio sulle sue tracce attraverso l’Italia di oggi, per intercettare le nuove forme attraverso cui si manifesta. Guarda il documentario su Rai Play
Leggi: “Io, poeta in viaggio alla ricerca del Sacro”

In evidenza

Dal 4 ottobre “Bar Centrale” su Rai1, condotto da Elisa Isoardi, racconta l’Italia partendo da uno dei suoi luoghi più simbolici: il bar di paese. Tre gli ospiti fissi: Serena Bortone, Rosanna Lambertucci e Davide Rondoni.

Dalla felicità alla nostalgia, dalla rabbia alla paura, Franco Arminio e Greta Mauro raccontano le grandi emozioni dell’umanità attraverso i libri e attraverso e un confronto tra millennial e tre illustri ospiti.

Si può abitare poeticamente una città? Ogni città ha una propria poesia? I due viandanti della poesia, David Riondino e Davide Rondoni, interrogano poeti e poetesse, studiosi e traduttori, gente bizzarra.

Presentazione Cantico dei Cantici al Maxxi di Roma

Perché la passione non c’entra con l’entusiasmo | TEDxForlì

Il problema dei giovani? Sono gli adulti. Ad Atina con Davide Rondoni

L’omaggio di Davide Rondoni a Ungaretti in Brasile

“Con il cielo dentro” drammaturgia poetica per i 600 anni della cupola di Brunelleschi Santa Maria del Fiore, Firenze 24.11.2022

In libreria

L'amore non è giusto

Il più compatto e brulicante esercito del mondo lanciato contro un solo nemico. Miliardi di cavallette a sparare cazzate su amore dalle radio, su internet, sui social e da qualunque buco si possa dire qualcosa. I peggiori sono i pettegoli, coloro che pretendono di leggere e giudicare banalmente gli amori degli altri.

Vivere il Cantico delle creature

Nel 1224 Francesco d’Assisi ha perduto le forze, la vista, sta perdendo la voce, sta perdendo la vita. E che cosa vuole rendere memorabile? Un pensiero? Una norma? No, una poesia. Un testo che unisce la lode al Creatore a quella per le creature. Lo detta ai suoi perché lo cantino, lo portino con sé i frati, lo offrano a se stessi e al mondo.

rispondimi, bellezza

Ora appare gigantesca, quasi imbattibile l’onda dell’astrazione. Per essa vige il puro valore del numero, come se cioè “molto” fosse anche “molto bello, o valoroso, o intelligente”. Eppure, vive agile e forte nel moderno e nelle sue propaggini anche una idea, una visione di arte che ha radici precise, nel crinale tra Oriente e Occidente in cui si formano le estetiche greca ed europea: arte come ritmica e drammatica composizione di misure.

il concerto del viale dei lecci

Quanti misteri e non detti ci possono essere tra un nonno e un nipote? Specialmente se quel nonno è Enea, spesso chiuso in un silenzio profondo, in cui nessuno poteva entrare. Quello dove erano custoditi i dieci anni in Eritrea, dove era stato mandato a lavorare, e il lacerante dolore per la perdita di Marta, la sua terzogenita, morta a ventidue anni in un incidente stradale mentre andava al mare.

Cos'è la natura? Chiedetelo ai poeti

Tutti, almeno a parole, vogliono una vita più “naturale”. Più a contatto con la natura e che la salvaguardi. Ma che cos’è la natura? In un’epoca dominata da nuove scoperte, dalla crescita tecnologica, da una nuova sensibilità ecologica, ma anche da nuovi fenomeni inquietanti, come pandemie globali e squilibri dell’ambiente, risuona potente la domanda su cosa sia un comportamento veramente naturale nella vita di una persona.

Noi, il ritmo
Un uomo scrive lettere al suo amore. E appunti, riflessioni, scoperte. Lei ballerina, lui poeta, condividono un destino, entrambi conoscono la ricerca del ritmo, l’equilibrio nel gesto, la tensione verso la libertà e l’arte come ubbidienza. Un libro composto quasi in trance, un viaggio nella bellezza che incontra pensieri di coreografi, storie, riflessioni, incontri tra danza e poesia, riflessioni di filosofi, visioni. Un libro mai scritto prima d’ora sulla danza e la poesia: due arti da sempre sorelle. Ritmo e parole.

Il più compatto e brulicante esercito del mondo lanciato contro un solo nemico. Miliardi di cavallette a sparare cazzate su amore dalle radio, su internet, sui social e da qualunque buco si possa dire qualcosa. I peggiori sono i pettegoli, coloro che pretendono di leggere e giudicare banalmente gli amori degli altri.

Nel 1224 Francesco d’Assisi ha perduto le forze, la vista, sta perdendo la voce, sta perdendo la vita. E che cosa vuole rendere memorabile? Un pensiero? Una norma? No, una poesia. Un testo che unisce la lode al Creatore a quella per le creature. Lo detta ai suoi perché lo cantino, lo portino con sé i frati, lo offrano a se stessi e al mondo.

Per l’onda dell’astrazione vige il puro valore del numero, come se cioè “molto” fosse anche “molto bello, o valoroso, o intelligente”. Eppure, vive agile e forte nel moderno anche una idea, una visione di arte che ha radici precise, nel crinale tra Oriente e Occidente in cui si formano le estetiche greca ed europea: arte come ritmica e drammatica composizione di misure.

Nel 1224 Francesco d’Assisi ha perduto le forze, la vista, sta perdendo la voce, sta perdendo la vita. E che cosa vuole rendere memorabile? Un pensiero? Una norma? No, una poesia. Un testo che unisce la lode al Creatore a quella per le creature. Lo detta ai suoi perché lo cantino, lo portino con sé i frati, lo offrano a se stessi e al mondo.
Per l’onda dell’astrazione vige il puro valore del numero, come se cioè “molto” fosse anche “molto bello, o valoroso, o intelligente”. Eppure, vive agile e forte nel moderno anche una idea, una visione di arte che ha radici precise, nel crinale tra Oriente e Occidente in cui si formano le estetiche greca ed europea: arte come ritmica e drammatica composizione di misure.
Quanti misteri e non detti ci possono essere tra un nonno e un nipote? Specialmente se quel nonno è Enea, spesso chiuso in un silenzio profondo, in cui nessuno poteva entrare. Quello dove erano custoditi i dieci anni in Eritrea, dove era stato mandato a lavorare, e il lacerante dolore per la perdita di Marta, la sua terzogenita, morta a ventidue anni in un incidente stradale mentre andava al mare.
Tutti, almeno a parole, vogliono una vita più “naturale”. Più a contatto con la natura e che la salvaguardi. Ma che cos’è la natura? In un’epoca dominata da nuove scoperte, dalla crescita tecnologica, da una nuova sensibilità ecologica, ma anche da nuovi fenomeni inquietanti, come pandemie globali e squilibri dell’ambiente, risuona potente la domanda su cosa sia un comportamento veramente naturale nella vita di una persona.

Libri di poesia

Apocalisse Amore

Un documento lirico potente, carico di amore, soprattutto, ma anche di passeggeri quanto sinistri smarrimenti. Un testo di continuo giocato sulla presenza di una realtà buia eppure ogni volta, d’improvviso, illuminata da squarci di luce, dal fuoco e dalla passione dell’esistere.
Rondoni è un poeta realista, che pure tende al canto, un poeta che si propone come inesausto viaggiatore nel cuore umano, convinto che «amare è l’occupazione / di chi non ha paura». E chi dice io, in questi versi, anche se spesso catturato nelle più strane orbite dell’universo o immerso nei più diversi inferni umani, accetta di misurarsi con coraggio nelle cose, muovendosi veloce nei più disparati luoghi della terra, ormai purtroppo quasi del tutto privi di mistero.
Eccolo allora passare dalla Sierra Leone al Nicaragua, da Berlino a Caracas a Rabat, fino a New York e alle vittime delle Twin Towers. Ma i suoi percorsi comprendono anche, più semplicemente, i paesaggi di un’«Italia meticcia», perciò Milano e Roma, Firenze, Bologna e la Romagna. L’energia poetica di Rondoni, insomma, si esercita senza risparmio nelle quotidiane e spesso umili tracce d’amore ovunque sparse, ma anche nei territori di rovina e apocalisse della nostra epoca.

La natura del bastardo
Un vero e proprio formidabile accendersi, e poi riaccendersi, di frammenti vitali, in un coacervo di esperienze, di impressioni forti e contraddittorie, di amore vario eppure ininterrotto, in un rapporto costante e diretto con il reale, nella contemporaneità, che non lascia tregua al lettore. Davide Rondoni tocca con questo libro il punto di più persuasiva tensione nella sua ricerca poetica, che si propone come fortemente innovativa pur senza programmarsi come tale. Innovativa perché riesce a cogliere, dalla dimensione anche apparentemente banale dell’esistere e dalla normalità del linguaggio piano della comunicazione, gli strumenti e gli spunti per una riflessione implicita continua sulla dimensione umana, non senza i felici effetti di improvvisi stacchi verticali. Rondoni ci offre dunque i suoi viaggi nella quotidianità del molteplice manifestarsi dell’amore, con la capacità di attraversare il buio dell’esperienza e delle cose e di farle trionfare in una sorta di imprevista luce. La luce che squarcia l’opacità apparente dell’esistere.

La tenda, la vela

Per i 60 anni dell’Autostrada del Sole, spettacolo teatrale di poesia nella Chiesa di San Giovanni Battista a Campi Bisenzio, scritto da Rondoni e con la regia di Giancarlo Cauteruccio.

“La tenda, la vela” indaga sul legame tra infrastrutture e spiritualità: «Non c’è soltanto lo “spostamento”, ma un collegamento con una ricerca di senso che appartiene a tutti».

Tutte le fotoRassegna stampaLa locandina

Sui giornali

Meloni: “Gioia per il via libera alla festa di San Francesco”

Le affermazioni del presidente del Consiglio Giorgia Meloni il Giornale

La poesia di Pasolini: il passaggio all’età adulta

Il testo del poeta alla maturità 2025
Quotidiano Nazionale

Una scuola dei talenti e della cultura

Appello ai ministri Valditara e Giuli
Avvenire

Pubblicazioni

A proposito...

«Respiriamo prima di tutto la levità di questa scrittura che invita le nostre percezioni a uscire dalla cornice abituale entro la quale si dispongono; a liberarsi dalle loro obbligatorie coordinate. [...] Assorbiamo questa inattesa libertà di assumere da qualsiasi parte la realtà per aggregazioni e associazioni e poi per diluizioni e dissolvenze che spaziano senza demarcazione rigida tra l’umano e il naturale oggettivo. Le colline entrano nella grammatica emotiva dell’esistenza ordinaria non come contorni ma come organi vivi di essa e testimoni a distanza al pari dell’aria o dell’albero. Molte poetiche e tecniche dell’avanguardia hanno spianato la strada a Rondoni ma nessuna è coincidente; è un respiro autonomo, uno slancio».
Mario Luzi
«In un tempo di incertezza e di interrogazioni mentre sembra velarsi l’astro accomodante del postmoderno, la poesia di Davide Rondoni attinge più che mai una pienezza vitale, e forse è il suo dono nativo, che non ignora però il vuoto oscuro della coscienza, il tremore teso e nudo della speranza, e vi associa una tenerezza insieme intima e impetuosa, sospesa fra “dolore e lode” [...] È la voce di un poeta del nuovo secolo, oramai uscita dalla tradizione mutevole del Novecento con la consapevolezza e disincantata e spavaldamente polemica del nostro presente “piumato e crudele”, tanto più dinanzi al “bellissimo viso ferito del mondo”».
Ezio Raimondi